CamminaOasi
PERCORSI NELLA R.N. WWF DI MONTE ARCOSU
L'Oasi
di Monte Arcosu rappresenta per gli amanti della natura un vero e proprio
paradiso.
In questo vasto territorio dalla morfologia accidentata e dall'aspetto
impenetrabile si ha quasi l'impressione di poter dominare il tempo. Si
può decidere di farlo scorrere lentamente riposando in tutta tranquillità
presso la foresteria o lungo il Rio Guttureddu, magari all'ombra dei grandi
ontani, i quali riescono a mitigare anche la calura estiva. Oppure, per
i più dinamici, ci si può cimentare nel trekking, ed in
questo caso la giornata sembra scivolar via a grande velocità.
Per gli escursionisti le possibilità sono molteplici, infatti la
sentieristica dell'Oasi, così com'è strutturata, consente
a tutti di poter godere di bei panorami, scorci suggestivi o di avvistare
il sovrano indiscusso dell'Oasi, il Cervo sardo. Oltre ai sentieri di
cui troverete le descrizioni poco sotto ne esistono numerosi altri che
per motivi di conservazione ambientale sono percorribili solo con l'accompagnamento
delle guide dell'Oasi.
I percorsi descritti non sono particolarmente difficili, ma sono comunque
necessari abbigliamento e calzature adatte.
SI RACCOMANDA DI PARTIRE SEMPRE CON UN'ADEGUATA SCORTA D'ACQUA!!!
Sentiero natura "SA CANNA"
Lunghezza: 3 Km. Circa
Tempo di percorrenza: 90 minuti circa
Descrizione: All'ingresso dell'Oasi, in loc. Sa Canna è possibile
percorrere uno dei più suggestivi e particolari sentieri della
zona. Partendo dalla biglietteria il sentiero conduce dapprima presso
il nuovo centro visite, poi si inoltra nella prima parte della valle di
"Is Frociddus". Il percorso costringe ad attraversare diverse
volte il Rio Sa Canna, rendendo avventurosa anche questa piccola escursione.
Lungo tutto il torrente è presente una lussureggiante vegetazione
riparia ricca di Ontani (Alnus glutinosa) e coloratissimi Oleandri (Nerium
oleander), che contrastano con la formazione a macchia che ricopre gli
aspri pendii, nella quale spiccano splendidi ginepri (Juniperus oxycedrus
e J. turbinata). Poco prima dell'ultimo guado ci si imbatte in due alberi
degni di nota. Il primo che si incontra è un Olivastro (Olea europaea
sylvestris), di insolite dimensioni, mentre invece il secondo è
un gigantesco Carrubo (Ceratonia siliqua), sotto il quale un astuto pastore
aveva ricavato un ricovero per le capre i cui resti sono ancora ben visibili.
Lasciato il fondovalle ci si inoltra in una formazione di macchia foresta
nella quale predominano il Leccio (Quercus ilex) ed il Corbezzolo (Arbutus
unedo). Qui, in primavera, vegetano numerosissimi Ciclamini (Cyclamen
repandum) e meravigliose orchidee, che con i loro colori rendono ancora
più piacevole l'escursione. Proseguendo, dopo una breve salita,
si incontra una vecchia carrareccia un tempo utilizzata dai carbonai.
A questo punto si svolta decisamente a sinistra e dopo poche centinaia
di metri si raggiunge il punto più alto del sentiero dal quale
si possono ammirare splendidi scorci di paesaggio. L'itinerario procede
lungo la mulattiera fino ad arrivare ad un recinto faunistico dove sono
ospitati dei Daini (con l'ausilio della guida è possibile percorrere
l'ultimo tratto del sentiero all'interno del recinto). In prossimità
del cancello si svolta a destra e poco dopo si discende nella valle del
Guttureddu a circa 200 m. dalla biglietteria.
Sentiero Natura "SU BACINU"
Lunghezza: 2 Km. Circa
Tempo di percorrenza: 60 minuti circa
Descrizione: In località Perdu Melis, a pochi passi dalla Foresteria
si diparte un semplicissimo sentiero didattico (ben segnalato e attrezzato
con cartelli esplicativi sulle specie animali presenti nell'Oasi), percorribile
da persone di tutte le età. Lungo il percorso, non si incontrano
difficoltà di nessun genere ed è possibile avere un primo
e sostanzioso approccio con il bosco e con la fauna che lo popola. Inoltre
vi è la possibilità di visitare il Centro Visite dell'Oasi,
un recinto faunistico che ospita alcuni cervi oppure di chiudersi in un
capanno d'osservazione ed ammirare (nelle ore adatte!), conigli, cinghiali,
volpi e cervi in assoluta libertà. Il percorso attraversa vari
ambienti: la macchia foresta, la macchia bassa e lungo il Rio Guttureddu
anche alcuni tratti di foresta ripariale a galleria, dove vegetano giganteschi
ontani. A circa metà percorso si incontra una piccola, ma spettacolare
cascatella a monte della quale si dovrà attraversare per la prima
volta il torrente. Questo è l'unico guado del percorso, infatti
nei tre successivi attraversamenti ci si servirà di comodi e robusti
ponti in legno. L'itinerario si conclude a poche decine di metri dalla
foresteria, nell' area attrezzata per i pic-nic.
Sentiero "SA ROCCA LADA"- A5
Lunghezza: 6 Km. circa
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti circa
Descrizione: Questo percorso ricalca nella prima parte il Sentiero natura
Sa Canna, ma al raggiungimento della mulattiera (cartello indicatore)
è necessario svoltare a destra e proseguire fino alla località
"Sa rocca lada" (cartello indicatore), dove ci si può
riposare in un ampio pianoro che si affaccia sulla spettacolare valle
di "Is Frociddus". Nelle ore adatte non è difficile intravedere
cervi e cinghiali all'abbeverata. Dalla piazzola si riparte abbandonando
la mulattiera ed inoltrandosi sulla sinistra in un sentiero che attraversando
un folto bosco conduce fino alle creste. L'ambiente attraversato è
caratterizzato dall'alternarsi di rigogliosi boschi e lande granitiche.
Fino a metà percorso l'itinerario è abbastanza duro, in
quanto le salite sono piuttosto impegnative. L'escursione è molto
interessante dal punto di vista naturalistico e spesso si possono osservare
numerose specie di uccelli rapaci. Il percorso ridiscende gradatamente
fino alla Punta Stazzu Aroni dalla quale superando una pietraia si arriva
al punto più panoramico, da dove è possibile ammirare sia
la valle di "Is Frociddus" che quella del Rio Guttureddu. La
discesa verso la biglietteria richiede attenzione, infatti la morfologia
del terreno è piuttosto ripida e accidentata.
Sentiero "GENNA STRINTA - PEPPI MELONI" - A3/A2
Lunghezza: 10 Km. circa
Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti circa
Descrizione: Partendo dalla Foresteria si sale, percorrendo una comoda
carrareccia, alle pendici del Monte Lattias (1086 m.), costeggiando dapprima
il Rio Is Fundus, quindi attraversando le boscose e strette valli di Marroccu
e Genna Strinta per arrivare fino ai 550 m. della loc. Is Fundus. Da qui,
girando in prossimità di un cartello su cui è stampata la
scritta "ALLE CASE", ci si può immettere in una mulattiera
che riporta al punto di partenza, oppure si può proseguire inoltrandosi
in un'andula (un vecchio sentiero utilizzato per l'uccellagione), nella
quale sono ancora parzialmente visibili gli archetti metallici che fungevano
da sostegno ai cappi realizzati con il crine di cavallo. In questo tratto
ci si può rifornire d'acqua presso la sorgente (mitza) Peppi Meloni.
Superato il valico di S'Arcu su Tronu si ridiscende alle case percorrendo
la comoda carrareccia che attraversa la valle di Su Suergiu. Lungo il
percorso non mancano le attrattive floro-faunistiche, infatti alla fitta
macchia-foresta composta da Leccio (Quercus ilex), Corbezzolo (Arbutus
unedo), Erica (Erica arborea) e Filliree (Fillirea latifolia e F. angustifolia),
si inframmezzano Sughere (Quercus suber) e Ginepri rossi (Juniperus oxycedrus)
secolari. Inoltre lungo le scenografiche forre e cascatelle del Rio Is
Fundus si incontrano l'Erica tirrenica (Erica terminalis), il Giglio montano
(Pancratium illyricum), l'Osmunda Regalis (una felce di grandi dimensioni)
e numerose orchideacee, fra le quali vanno ricordate l'Ophrys morisii
e l'Ophrys tenthredinifera. Per quanto riguarda la fauna, oltre al cervo
e all'onnipresente cinghiale, popolano queste valli il Gatto selvatico
sardo (Felis lybica sarda) e la Martora (Martes martes latinorum), i quali
avendo abitudini prettamente crepuscolari sono difficilmente visibili.
Sentiero "IS FROCIDDUS" - A4
Lunghezza: 24 Km. circa
Tempo di percorrenza: 6 ore circa
Descrizione: L'escursione prende il via dalla Biglietteria in loc. Sa
Canna ed attraversando la scenografica valle del Rio Is Frociddus porta
ai ruderi di una vecchia dispensa utilizzata per secoli dai carbonai.
Lungo la vecchia mulattiera, si notano i solchi incisi sul granito dai
carri carichi di carbone. Lungo il primo tratto del percorso si domina
dall'alto il corso del torrente è si ha la possibilità di
godere di un panorama unico, nel quale è facile scorgere cervi
all'abbeverata o furtivi cinghiali che scavano lunghi e profondi solchi
con l'ausilio del grifo. Questo è il sentiero dei rapaci, quindi
bisogna star spesso con il naso rivolto all'insù nella speranza
di poter scorgere il maestoso volo dell'Aquila reale (Aquila chrysaetos)
o le veloci picchiate del Falco pellegrino (Falco peregrinus). Dai ruderi
della dispensa si prosegue e si sale fino a raggiungere le pendici del
Monte Arcosu, dove si incrocia la mulattiera che arriva dalla valle di
Perdu Melis. Da qui in poi il percorso è più semplice, ma
rimangono da percorrere ancora 6 Km. per raggiungere la Foresteria (dalla
quale i più stanchi possono sperare in un passaggio in auto fino
al punto di partenza) ed altri 8 per raggiungere la Biglietteria. Durante
questo ultimo tratto sarebbe opportuno fare una sosta presso il Capanno
d'osservazione in loc. Baracca Spina, da cui con l'ausilio di un binocolo
sarà possibile osservare i cervi al pascolo nelle radure o ai bordi
delle pietraie.
Sentiero "MARROCCU" - A6
Lunghezza: 13 Km. circa
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Descrizione: Il percorso si snoda su vecchie mulattiere e su antichi sentieri
degli uccellatori. Nella prima parte l'escursione non presenta nessuna
difficoltà se non per la pendenza. Infatti la carrareccia s'inerpica
fino alla loc. S'Arcu Basciu. Qui inizia un lungo tratto di falsopiano
che consente di raggiungere la caratteristica formazione rocciosa del
Concale Petuntu, la sorgente di Is Lacchittus e riprendendo a salire,
il passo di S'Arcu de s'Arena. Da questo punto estremamente panoramico
si può ammirare ad est il golfo di Cagliari, ad ovest la boscosa
vallata del Rio Camboni ed a Nord-Ovest la piana del Cixerri. Inoltre
è facile avvistare l'Aquila reale mentre volteggia sulle pendici
del Monte Arcosu, o osservare i cervi al pascolo sugli scoscesi pendii
della Punta Nicola Ioe. Si prosegue svoltando decisamente a sinistra.
Dopo circa 1 Km. si scende a destra (cartello indicatore) lungo un sentiero
che conduce fino al passo di Marroccu. La discesa verso la foresteria
avviene lungo la vallata del rio Marroccu, dove una folta vegetazione
offre riparo a cervi, gatti selvatici, martore e cinghiali. Per quanto
riguarda gli aspetti floro-faunistici questa escursione offre spunti di
grande interesse, infatti oltre agli avvistamenti di volatili o grandi
mammiferi nell'area descritta è possibile rinvenire il Discoglosso
sardo (Discoglossus sardus), o il raro Geotritone del Gené (Speleomantes
genei). Per la flora va ricordata la presenza di varie orchideacee, fra
le quali spicca per bellezza il Fior di legna (Limodorum abortivum) e
dei numerosi fiori di Zafferano minore (Crocus minimus).
Sentiero "PERDU MELIS" - A1
Lunghezza: 21 Km. circa
Tempo di percorrenza: 5 ore circa
Descrizione: Lasciata l'auto nel parcheggio antistante la Biglietteria
in loc. Sa Canna, seguire la strada principale della Riserva per circa
1,5 Km. Arrivati all'area pic-nic "Stazzu Aroni", svoltare a
sinistra (cartello indicatore) e superare il letto del torrente. Qui inizia
un sentiero che con una lunga e faticosa salita condurrà fino alle
creste. Le pendenze decisamente dure costringeranno i meno allenati a
diverse soste durante le quali si potranno ammirare gli splendidi paesaggi
circostanti. Le aree attraversate sono ricche di fauna è non è
difficile scorgere cervi o cinghiali al pascolo lungo le pietraie o nelle
vecchie piazzole utilizzate per la produzione del carbone di legna. Si
prosegue in un susseguirsi di saliscendi fino alla "Punta Is Crabiolus",
da dove una variante (cartello indicatore) consente ai meno allenati di
raggiungere attraverso una veloce e comoda discesa la strada principale,
dalla quale in circa 55 minuti si ritorna al punto di partenza. Tralasciando
la variante e proseguendo, il percorso si fa sempre più interessante
e si alternano aree boscate ad ampi tratti liberi dalla vegetazione dai
quali si possono ammirare le scenografiche vallate circostanti. In primavera
questo percorso offre la possibilità di osservare numerose specie
vegetali alcune delle quali endemiche e di gran pregio botanico. Fra esse
ricordiamo la Barbarea rupicola e la Cymbalaria sardoa. Le strette vallate
laterali, fra le numerose specie animali, ospitano anche l'Astore sardo
(Accipiter gentilis arrigonii). Rapace schivo e poco visibile, questo
spettacolare volatile vive e caccia all'interno del bosco, ma durante
il periodo pre-riproduttivo (feb-mar) le sue evoluzioni aeree, mirate
alla conquista della compagna, lo rendono facilmente osservabile.
Il percorso prosegue fino alla valle di "Su Pirastru", dove
inizia la discesa verso la strada principale, raggiunta la quale, prima
di svoltare a destra ed intraprendere la via del ritorno, è consigliabile
fare rifornimento d'acqua presso la vicina sorgente di "Su Suergiu"
(100 m. sulla sx). Il rientro avviene lungo la comoda carrozzabile e lungo
la discesa si raggiungerà dapprima la foresteria "Perdu Melis"
e poi in circa due ore di cammino, il punto di partenza in loc. "Sa
Canna".

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