La
Riserva Naturale WWF di Monte Arcosu (Iglesiente)
La R.N. di Monte Arcosu rappresenta per il WWF Italia un vero e proprio
fiore all'occhiello. Nata nel 1985 grazie all'iniziativa dell'allora
presidente del WWF Sardegna, Dott. Antonello Monni, quest'area protetta
ha consentito di consolidare la popolazione di Cervo sardo Cervus elaphus
corsicanus, bellissimo ungulato endemico, che in quegli anni era ridotta
a pochissimi esemplari. La storia della Riserva narra di non pochi problemi
nei primi anni di gestione: alluvioni devastanti, difficoltà
economiche, mancanza di personale, diffidenza dei residenti nei comuni
limitrofi verso l'area protetta ed infine il bracconaggio. Quest'ultimo
è ancora oggi un nemico non completamente sconfitto, ma rispetto
agli anni ottanta il problema è decisamente minore. La lotta
alla caccia di frodo ha consentito, mediante l'eliminazione dei micidiali
lacci d'acciaio, un costante incremento della popolazione di Cervo sardo,
che in quindici anni è passata dai 150 esemplari del 1985 agli
850 del censimento del 1999. Oggi Monte Arcosu è un modello di
gestione, dove Pubblico (la Provincia di Cagliari, ed i Comuni di Uta,
Siliqua, Assemini e Capoterra) e Privato (il WWF Italia), hanno dato
vita ad un connubio funzionante e funzionale che sta dando eccellenti
risultati sfociati nell'assegnazione da parte della U.E. del premio
Eurosite nell'ambito del progetto Natura 2000. Nella Riserva, ovviamente,
ha assunto grande importanza la ricerca scientifica ed attualmente sono
in corso vari studi. Tra essi vanno citati quelli sul Gatto selvatico
sardo e sul Cervo sardo. La ricerca sul gatto partita nel 1992 è
stata la prima effettuata in Sardegna con l'ausilio di radiocollari,
seguita qualche anno dopo dallo studio sul cervo. Finora sono stati
monitorati con il metodo del radiotracking sette gatti ed otto cervi.
Questo lavoro ha consentito di migliorare le conoscenze sulle specie
studiate. Infatti, elaborando i dati raccolti si sta definendo quale
sia l'home range dei singoli animali (ma più genericamente della
specie oggetto dello studio) e, grazie alla presenza nei radiocollari
di sensori di attività, si hanno maggiori notizie sulle loro
abitudini di vita (ore ed aree preferite per gli spostamenti, il riposo,
l'alimentazione, ecc.).
Localizzazione
Monte Arcosu si trova nella Sardegna Sud occidentale. La Riserva dista
circa 20 Km da Cagliari e non è raggiungibile con mezzi pubblici.
Partendo dal capoluogo, bisogna seguire la S.S. 195 in direzione di
Pula e dopo 12 Km svoltare per la Dorsale consortile in direzione Macchiareddu
- CASIC. Da qui imboccata la Seconda Strada Ovest si prosegue fino alla
Chiesa campestre di Santa Lucia. Superata la Chiesa, dopo circa 400
m si incontra un bivio; a questo punto bisogna svoltare a destra in
una sterrata che in circa 2 Km conduce al toponimo di Sa Canna dove
si trova l'ingresso della Riserva.
Ambiente naturale
La Riserva si trova nel complesso forestale Monte Arcosu - Piscinamanna,
il quale costituisce la foresta di macchia mediterranea più estesa
dell'intero bacino del Mediterraneo. Si tratta di circa 35.000 ettari
di meravigliosi boschi che ospitano importanti specie della flora e
della fauna sarda. Il territorio presenta una morfologia piuttosto accidentata,
caratterizzata da lunghe e scoscese valli nelle quali, durante il periodo
invernale e primaverile, scorrono impetuosi torrenti la cui portata
si riduce drasticamente nel corso dell'estate. In uno di questi resiste
una buona popolazione di Trota sarda Salmo trutta macrostigma.
I maggiori rilievi superano i mille metri d'altezza e si distinguono
per una morfologia profondamente differente a causa della diversa componente
geologica, così alle guglie granitiche del Monte Lattias (1086
m), si contrappongono i dolci pendii scistosi di Punta Is Caravius (1113
m). Il monte Arcosu (948 m) alterna invece vertiginosi strapiombi a
pendenze decisamente più lievi.
La vegetazione della Riserva di Monte Arcosu è composta essenzialmente
da Leccio Quercus ilex, Sughera Quercus suber, Filliree Phyllirea ssp.,
Erica Erica ssp., Corbezzolo Arbutus unedo, Mirto Mirtus communis, Cisto
Cistus ssp., ma non mancano le particolarità, come una rigogliosa
stazione di Tasso Taxus baccata, alcuni residui di foresta primaria
di leccio e ben 46 endemismi, fra i quali spiccano per rarità
la Barbarea rupicola, l'Helicrysum montelinasanum, l'Armeria sulcitana
e l'Anchusa formosa, quest'ultima descritta per la prima volta negli
scoscesi valloni del Monte Lattias. Completano il quadro vegetazionale
le numerose fanerofite lianose, l'immancabile Ciclamino Cyclamen repandum
e ben 16 specie di orchideacee. I funghi sono presenti con numerose
specie ed in grande abbondanza; fra essi segnaliamo l'endemico Ramaria
arcosuensis, rinvenuto e descritto dal micologo nuorese Renato Brotzu.
La fauna presente è di estremo interesse ed è caratterizzata
da numerose specie endemiche. Infatti, oltre al già citato Cervo,
vanno ricordati il Gatto selvatico Felis silvestris libyca, la Martora
Martes martes latinorum, la Donnola Mustela nivalis boccamela, la Volpe
Vulpes vulpes ichnusae, il Geotritone dell'Iglesiente Speleomantes genei
e il Discoglosso Discoglossus sardus.
BIRDWATCHING
Monte Arcosu costituisce per gli ornitologi un vero e proprio paradiso,
infatti è possibile osservarvi circa 70 specie alcune delle quali
di grande importanza. Così oltre ai non comuni Merlo dal collare
Turdus torquatus (osservabile tra i contrafforti del Monte Lattias),
Venturone corso Serinus citrinella corsicana, Cincia mora Parus ater
e Frosone Coccothraustes coccothraustes insularis, il birdwatcher avrà
la possibilità di osservare con una certa facilità la
Pernice sarda Alectoris barbara, il Piccione selvatico Columbia livia,
il Rondone Apus apus, l'Upupa Upupa epops, numerosi passeriformi e silvidi,
la Ghiandaia Garrulus glandarius, il Corvo imperiale Corvus corax e
lo Zigolo nero Embeniza cirlus.. Discorso a parte meritano i rapaci,
i quali grazie alla ricchezza trofica della Riserva, sono presenti in
gran numero. Così insieme ai comuni Poiana Buteo buteo e Gheppio
Falco tinnunculus, troviamo il possente Falco pellegrino Falco peregrinus
brookei, l'Aquila reale Aquila chrysaetos, lo Sparviere sardo Accipiter
nisus wolterstorffi e l'Astore sardo Accipiter gentilis arrigonii, quest'ultimo
inserito fra le specie a grande rischio d'estinzione dalla U.E. (direttiva
Habitat). Durante le migrazioni è possibile l'avvistamento del
Falco pecchiaiolo Pernis apivorus, del Falco di palude Circus aeruginosus
e del Nibbio bruno Milvus migrans. Si è purtroppo estinta l'Aquila
del Bonelli Hieraetus fasciatus presente nell'area fino ai primi anni
settanta. Curiosa e sporadica e la presenza lungo i torrenti di specie
quali la Garzetta Egretta garzetta, il Germano reale Anas platyrynchos
e la Gallinella d'acqua Gallinula chloropus.
Le numerosissime specie ornitiche, purtroppo, sono minacciate da un
nemico subdolo: i laccetti costruiti con il crine di cavallo e le reti
utilizzate da bracconieri senza scrupoli, che durante il passo autunnale
fanno vere e proprie stragi di turdidi e passeracei. Di queste trappole
infernali, rimangono spesso vittime anche importanti rapaci come i già
citati Sparviere e Astore. Legata a questa pratica è anche la
sorte di numerosi Gatti selvatici, che trovando facile cibo negli uccelli
intrappolati dai laccetti depredano i bracconieri, i quali rispondono
predisponendo lungo i sentieri dei lacci d'acciaio "antigatto"
costruiti con il cavo dei freni per le biciclette. Inutile sottolineare
il giornaliero impegno che le Guardie della Riserva ed il Corpo Forestale
Regionale infondono nella lotta all'uccellagione, considerata da molti
degli abitanti della zona (e ahinoi anche da qualche politico) una pratica
tradizionale e normale e pertanto dura da sconfiggere.
La visita alla più grande Oasi del WWF Italia consente una full
immersion nella natura. Percorrere in solitaria i numerosi sentieri
che attraversano le silenziose valli della Riserva o appostarsi nei
capanni d'osservazione da modo di godere di avvistamenti e sensazioni
veramente fuori dal comune e lontane dalla chiassosa "civiltà".
Il visitatore meno avvezzo alle lunghe camminate potrà invece
consolarsi con brevi passeggiate lungo i sentieri natura e visitare
i recinti faunistici del Cervo sardo, del Daino (Dama dama) e delle
Testuggini (T. marginata, T. graeca, T. hermanni) Queste aree, giornalmente
rifornite di cibo, divengono meta obbligata per il birdwatcher che potrà
osservare e fotografare da breve distanza Tordi, Merli, Ghiandaie e
Fringuelli mentre pasteggiano insieme ai grossi ungulati o alle lente
testuggini.
La Riserva è aperta tutto l'anno nei giorni di sabato, domenica
e nei festivi. Gruppi organizzati e scolaresche possono visitarla anche
nei restanti giorni della settimana, ma è necessario prenotarsi
in anticipo.
A Monte Arcosu sono presenti anche due foresterie, che fungono da base
di partenza per le escursioni e presso le quali è possibile alloggiare
e mangiare. La prima di queste strutture si trova all'ingresso della
Riserva, ha 24 posti letto e 3 servizi. La seconda, situata nella parte
più interna consta di 3 mini appartamenti ciascuno dei quali
ha 4 posti letto con relativi servizi.
Informazioni e prenotazioni presso la Coop. "Il Caprifoglio"
tel. 070 968714 E-mail cfogliotin.it
Giovanni Paulis
Coop. "Il Caprifoglio" - R.N. WWF Monte Arcosu
Via Umberto I, 15
09010 Uta (CA)
Contingente record nel maggio 2000
di Cicogna bianca Ciconia ciconia in Sardegna
Gianpaolo Ruzzante, Gret Lutz-Stemmler, Mauro Sanna,
Giovanni Paulis & Giuseppe Floris
Abstract - RECORD NUMBER OF WHITE STORK IN MAY 2000 IN SARDINIA
In May 2000 several groups of White Stork were recorded in Sardinia
in the areas of Sulcis, Baronie and Gallura; single individuals were
sighted in other areas. The largest group was seen on 10th May in the
northernmost part of the island at Capo Testa/Santa Teresa di Gallura,
where 5-600 individuais stayed for some days. We assume thot 600-700
individuais of White Stork were in Sardinia in May 2000. This is a record
number in Italy where a maximum of 250 individuais at the some time
(Sicily) and of 400 individuais
during the whole spring (Straits of Messina) were previously recorded.
In Sardegna, la Cicogna bianca Ciconia ciconia è nota soprattutto
come specie migratrice regolare; irregolarmente, sono stati riscontrati
singoli piccoli contingenti svernanti e un caso di nidificazione senza
successo (Grussu & Sanna 2000).
Sono pochissimi i dati disponibili sull'entità dei contingenti
migranti. Nell'esame delle presenze di questa specie nell'isola sino
alla fine degli anni 80, Secci (1980) cita una serie di avvistamenti
e catture relative a singoli individui e piccoli gruppi, con un max
di 14 individui osservati in gruppo il 31 agosto 1978 a Colostrai. Nell'analisi
più recente dello status della Cicogna bianca in Sardegna, Grussu
e Sanna (2000) evidenziano l'incremento anche numerico della presenza
nell'ultimo ventennio e l'osservazione regolare di piccoli contingenti
soprattutto nel periodo primaverile (marzo/aprile-maggio) e in agosto.
Tuttavia, questi gruppi, talora rapportabili a piccole invasioni, non
superano le poche decine di individui, con un max di ca. 50 individui
osservati in gruppo nel maggio 1993 nel Nord dell'isola presso Tempio,
mentre un contingente migratore di poco superiore ha probabilmente interessato
quell'anno la Sardegna.
Nella primavera del 2000, vi sono state molteplici osservazioni della
specie. In particolare, gruppi consistenti e singoli individui sono
stati osservati in diverse aree soprattutto nel mese di maggio. In considerazione
dell'eccezionaiità dell'evento, riportiamo in dettaglio le osservazioni
in questo mese nelle varie zone:
6 maggio - Sulcis
La mattina, notati 6+2 ind. nei campi di Chia/ Domus de Maria; al momento
dell'osservazione, il cielo era coperto; la notte precedente vi era
stato un forte vento da Sud con pioggia. Questi individui si sono involati
nella tarda mattinata quando si sono ritirate le nubi (P. Ruzzante ined.);
9 maggio - Gallura
A Capo Testa/ Santa Teresa di Gallura, alle h 19.00 osservati 20 ind.
posati sulle rocce e sulle linee elettriche; questi individui rimangono
nel sito sino alla mattina successiva. Nella zona soffia un forte vento
di tramontana (G. Lutz-Stemmler ined.);
10 maggio - Gallura
A Capo Testa/ Santa Teresa di Gallura, intomo alle h. 10.00 arrivano
numerosi gruppi che si distribuiscono tra l'istmo di Capo Testa e Cala
Vall'Alta. La sera censiti ca. 400 ind. nell'area di maggiore concentrazione,
ma considerando i molti individui sparsi nelle piccole valli vicine,
su alberi, pali della luce, case etc. si stima la presenza totale di
5-600 individui (G. Lutz-Stemmler ined.);
Nello stesso giorno, poco più a Sud (Altopiano di Campeda), viene
osservato un gruppo di 23 in volo verso Nord (M. Sanna ined.);
11 maggio - Gallura Capo Testa/ Santa Teresa di Gallura
Forte vento da NE; a Capo Testa/ Santa Teresa di Gallura, alle h 9.00,
100-120 ind. provano ad alzarsi in volo verso Nord, ma non vi riescono
per il forte vento; tentano di partire per tutto il resto del giorno
senza esito (G. Lutz-Stemmler ined.);
12 maggio - Gallura
Forte vento da NE; a Capo Testa/ Santa Teresa di Gallura, il contingente
presente tenta per l'intera giornata di involarsi, ma senza esito a
causa del fóltissimo vento (G. Lutz-Stemmler ined.); j
13 maggio - Gallura
A Capo Testa/ Santa Teresa di Gallura, la mattina presto l'intero contingente
si invola verso Nord, ma alcuni si dirigono a Est (G. Lutz-Stemmler
ined.);
17 maggio - Sulcis
A Giba, presenza di 1 ind. sul tetto della vecchia stazione del paese
e di 30 ind. Nel vicino bacino di Monte Pranu (G. Floris & P. Cosa
ined.);
19 maggio - Sulcis
Ancora 30 ind. nel bacino di Monte Pranu (G. Floris & Patrizio Cosa
ined.); 10 ind. in gruppi di 3-4 ind. distribuiti nei campi di fieno
falciato nella pedemontana a 3 Km dal bivio di Villamassargia in direzione
Cagliari (G. Paulis ined.).
20 maggio - Baronie
Un gruppo di 27 ind. ha sostato per ca. 10 giorni nei campi a pascolo
nella Vallata di Isalle tra Orune e Dorgali (D. Ruiu ined.);
I dati disponibili evidenziano che nel maggio 2000 la Sardegna è
stata attraversata da un flusso migratorio di Cicogna bianca valutabile
in oltre 600 individui, con un raggruppamento rilevato il 10 maggio
di 5-600 individui nell'area di Capo Testa.
Ulteriori informazioni raccolte in questa primavera fanno inoltre ipotizzare
che il flusso migratore pre-nuziale del 2000 in Sardegna sia stato di
650-700 ind. (Grussu & Sanna 2000). Questi contingenti, oltre ad
essere i più importanti rilevati nell'isola, rappresentano un
record anche a livello nazionale. Infatti, Boano (1992) sottolinea che
il gruppo più consistente segnalato in Italia sia di 200 ind.
il 12 marzo 1988 in Sicilia presso Marineo/Palermo. Inoltre, vi è
da aggiungere che nello stretto di Messina, dove nel periodo marzo-maggio
si verifica il più importante passaggio del nostro Paese di svariate
decine di individui (Boano 1992), negli ultimi anni il contingente è
risultato in aumento, con numeri record di 270 ind. nel 1997 e 400 ind.
nel 1998 (Corso et al. 1999). Nel 2000, il numero di cicogne bianche
censite è aumentato ulteriormente poiché si sono osservati
in un solo giorno ca. 250 ind. mentre nel periodo aprile-primi di giugno
sono stati censiti 466 individui (Giordano 2001; A. Corso ined.).
Ringraziamenti - Grazie a Domenico Ruiu (Nuoro), per averci messo a
disposizione i dati sull'avvistamento della specie nelle Baronie. Andrea
Corso (Siracusa), ci ha fornito importanti notizie inedite sulla migrazione
della specie nello Stretto di Messina.
Opere citate
Boano G. 1992. Cicogna bianca Ciconia ciconia. In: Brichetti P. et al.
(eds ) Fauna d'Italia XXI. Aves I. Calderini. Bologna: 216-225
Corso A., Giordano A., Ricciardi D, Cardelli C., Celesti S., Romano
L. & lentile R. 1999. Migrazione di Cicogna bianca Ciconia ciconia
e Cicogna nera Ciconia nigra attraverso lo stretto di Messina. In: Scarton
F. et al. (red.) Atti X Convegno italiano di Ornitologia. Avocetta 23:
55
Giordano A. 2001. Passage record au-dessus du Détroit de Messine
L'Homme et l'Oiseau 39: 21
Grussu M. & Sanna M. 2000. Status recente della Cicogna bianca Ciconia
ciconia in Sardegna. Aves Ichnusae 3: 67-77
Secci A. 1980. Nuovi dati sul passo della Cicogna bianca (Ciconia ciconia)
in Sardegna. Gli Uccelli d'Italia 5:175-189
Gianpaolo Ruzzante
Gruppo Ornitologico Sardo
Via Cilea, 79 - 09045 Quartu Sant'Elena (Cagliari)
Gret Lutz-Stemmler
Gruppo Ornitologico Sardo
Luttaredda - La Colba - 07028 Santa Teresa di Gallura (Sassan)
Mauro Sanna
Gruppo Ornitologico Sardo
Via Longobardo, 28a - 07040 Li Punti (Sassan)
Giovanni Paulis
Gruppo Ornitologico Sardo
Via F.lli Bandiera, 17 - 09015 Domusnovas (Cagliari)
Giuseppe Floris
Gruppo Ornitologico Sardo
Via Principe di Piemonte, 162 - 09010 Giba (Cagliari)
Check
list delle specie osservabili nella R.N. WWF di Monte Arcosu
G. Paulis (Coop. Il Caprifoglio) - C. Murgia (WWF Italia)
Legenda
A = Accidental (meno di 5 osservazioni negli ultimi 10 anni)
B = Breeding (Nidificante)
irr = irregular (irregolare)
M = Migratory (specie migratrice)
reg = regular (regolare)
S = Sedentary (sedentaria, specie presente tutto l'anno)
W = Wintering (svernante)
Ciconiiformes
Ardeidae
- Garzetta Egretta garzetta - A
Anseriformes
Anatidae
- Germano reale Anas platyrynchos - A
Accipitriformes
Accipitridae
- Falco pecchiaiolo Pernis apivorus - M reg
- Nibbio bruno Milvus migrans - M reg
- Biancone Circaetus gallicus - A
- Falco di palude Circus aeruginosus - M reg
- Albanella reale Circus cyaneus - M irr
- Astore Accipiter gentilis - SB
- Sparviere Accipiter nisus - SB
- Poiana Buteo buteo - SB
- Aquila reale Aquila chrysaetos - SB
Falconiformes
Falconidae
- Gheppio Falco tinnunculus - SB
- Pellegrino Falco peregrinus - SB
Galliformes
Phasianidae
- Pernice sarda Alectoris Barbara - SB
- Quaglia Coturnix coturnix - M reg,
Gruiformes
Rallidae
- Gallinella d'acqua Gallinula chloropus - A
Charadriiformes
Scolopacidae
- Beccaccia Scolopax rusticola - M reg
Laridae
Gabbiano reale mediterraneo Larus cachinnans - A
Columbiformes
Columbidae
- Piccione selvatico Columbia livia - SB
- Colombaccio Columba palumbus - M reg
- Tortora dal collare Streptopelia decaocto A
- Tortora Streptopelia turtur - B, M reg,
Cuculiformes
Cuculidae
- Cuculo Cuculus canorus - B, M reg.
Strigiformes
Tytonidae
- Barbagianni Tyto alba - SB
Strigidae
- Assiolo Otus scops - B, M reg
- Civetta Athene noctua - SB
Caprimulgiformes
caprimulgidae
- Succiacapre Caprimulgus europaeus - B, M reg,
Apodiformes
Apodidae
- Rondone Apus apus - B, M reg
- Rondone alpino Apus melba - B, M reg
Coraciiformes
Meropidae
- Gruccione Merops apiaster - B, M reg
Upupidae
- Upupa Upupa epops - B, M reg
Piciformes
Picidae
- Torcicollo Jynx torquilla - B, M reg
- Picchio rosso maggiore Picoides major - SB
Passeriformes
Alaudidae
- Tottavilla Lullula arborea - SB
Hirundinidae
- Rondine montana Ptynoprogne rupestris - SB, M reg
- Balestruccio Delichon urbica - B, M reg
Motacillidae
- Ballerina gialla Motacilla cinerea - SB, M reg
- Ballerina bianca Motacilla alba - M reg, W
Troglodytidae
- Scricciolo Troglodytes troglodytes - SB
Prunellidae
- Passera scopaiola Prunella modularis - M reg, W
Turdidae
- Pettirosso Erithacus rubecula - SB, M reg
- Codirosso spazzacamino Phoenicurus ochruros - M reg, W
- Saltimpalo Saxicola torquata - SB, M reg
- Culbianco Oenanthe oenanthe - M reg
- Passero solitario Monticola solitarius - SB
- Merlo Turdus merula - SB
- Merlo dal collare Turdus torquatus - M reg
- Tordo bottaccio Turdus philomelos - M reg, W
- Tordo sassello Turdus iliacus - M reg, W
- TordelaTurdus viscivorus - B, M reg
Sylviidae
- Usignolo di fiume Cettia cetti - SB
- Magnanina sarda Sylvia sarda - SB
- Magnanina Sylvia undata - SB
- Sterpazzola di Sardegna Sylvia conspicillata - B, M reg
- Sterpazzolina Sylvia cantillans -B, M reg
- Capinera Sylvia atricapilla - SB
- Luì piccolo Phylloscopus collybita - M reg, W
- Regolo Regulus regulus - M reg
- Fiorracino Regulus ignicapillus - SB
Muscicapidae
- Pigliamosche Muscicapa striata - B, M reg
- Balia nera Ficedula hipoleuca - M irr
Paridae
- Cincia mora Parus ater - SB
- Cinciarella Parus caeruleus - SB
- Cinciallegra Parus major - SB
Laniidae
- Averla Piccola Lanius collurio - B, M reg
- Averla Capirossa Lanius senator - B, M reg
Corvidae
- Ghiandaia Garrulus glandarius - SB
- Corvo Imperiale Corvus corax - SB
- Cornacchia grigia Corvus corone- SB
Passeriade
- Passera Sarda Passer hispaniolensis - SB
- Passera mattugia Passer montanus - SB
Fringillidae
- Fringuello Fringilla coelebs - SB, M reg
- Peppola Fringilla montifringilla - M irr
- Verzellino Serinus serinus - SB
- Verdone Carduelis chloris - SB
- Venturone Serinus citrinella - SB
- Cardellino Carduelis carduelis - SB
- Fanello Carduelis cannabina - M reg
- Frosone Coccothraustes coccothraustes - SB
Emberizidae
- Zigolo Nero Embeniza cirlus - SB
- Stillozzo Miliaria calandra SB, M reg
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