Chi sono

Perchè LONGUFRESU?

P.N. Bou Kournine - Tunisia. Foto D. Ruiu

La mia passione per la fotografia nasce all’età di 10 anni, quando ricevo in regalo dai miei genitori una “compattina” con la quale inizio a coltivare la mia passione. Tre anni più tardi riesco ad acquistare una vecchia Agfa a telemetro che mi permette di sbizzarrirmi un po’ di più. La porto appresso dappertutto, diviene la mia compagna di viaggio ovunque. Il passaggio più importante lo compio nella seconda metà degli anni ottanta, quando in occasione di un viaggio a Parigi prendo una “grande” decisione e passo alla reflex. Acquisto una Yashica FX3 super 2000 con 28 mm, 50mm, e zoom 70/210. Durante la breve permanenza in terra transalpina ho l’opportunità di vedere (e stare al suo fianco per 5 giorni!!!) un fotografo freelance al lavoro. È superfluo dire che lo sventurato è stato massacrato di domande a tal punto che il terzo giorno non chiedevo più nulla... mi dava direttamente lui i suggerimenti! Nel frattempo cresce in me un’altra grande passione, l’amore per l’ambiente naturale. Mi iscrivo al WWF ed inizio ad accostarmi alla fotografia naturalistica. Il mio destino è segnato... frequento un corso di formazione professionale è divengo Guida Ambientale (fa pure rima!). Una delle materie del corso è la fotografia naturalistica, l'insegnante è di prim'ordine ed apprendo una montagna di cose nuove. Altra tappa fondamentale è quella che mi porta a lavorare come Guida ed Educatore ambientale nella Riserva WWF di Monte Arcosu, dove per qualche anno collaboro anche alle ricerche scientifiche e dove ho modo di migliorare le mie conoscenze naturalistiche con la conseguenza che migliora anche la qualità delle mie foto! Il mio archivio fotografico inizia a prendere forma e ad essere decente! Cambio ancora attrezzatura e passo a Nikon (coronando un sogno che accarezzavo fin da bambino!). Acquisto una F70 con 28/70, 70/210 ed un tele Tamron 500mm a specchio. L’incontro folgorante è quello che avviene con il mio mito d’allora, ed oggi carissimo amico: Domenico Ruiu. Con lui collaboro alla realizzazione di un pezzo su Monte Arcosu per Oasis . Alla mia prima esperienza mi vengono pubblicate 5 foto! Inizia così la mia “carriera”... e la storia continua!!!

Perchè "LONGUFRESU"?
"Longufresu" in lingua sarda (Sardegna sud occidentale) significa Tasso (Taxus Baccata), l'albero della morte! Mi ha sempre affascinato questa essenza arborea (che dalle mie parti è rara e localizzata), per come colpisce l'immaginario della gente e per le leggende che parlano di persone avvelenate solo per avervi sostato sotto. Di vero c'è che il Tasso contiene in tutte le sue parti (fatta eccezione per l'arillo, il suo frutto rosso e carnoso), un alcaloide molto velenoso. Sono però infondate tutte le notizie-leggende che narrano di atroci sofferenze provocate dal sostare sotto questo splendido albero o di terribili mal di testa (o di pancia, dipende da chi racconta!!!) che hanno colpito chi ha osato passare nelle vicinanze di "Su Longufresu".
Ho visto il mio primo "albero della morte" nella R.N. WWF di Monte Arcosu, dove in una stretta e fiabesca valle vegeta una piccola foresta di Tasso. Qui sopravvivono alberi la cui età è stata stimata in circa 800 anni e che hanno il diametro del tronco superiore ai 110 cm! Dopo quella prima visita la valle di Longufresu mi è rimasta nel cuore e così mi ci reco almeno una volta all'anno come in una sorta di pellegrinaggio.

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