L'albero
dei Luì
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L'immagine
è stata realizzata con Corpo macchina Nikon D70 e obiettivo nikon
20 f. 2.8. |
Questa storia
non ha una data precisa e non racconta una foto in particolare; nasce e
si sviluppa a Sa Foxi (Portoscuso prov. di Iglesias/Carbonia). L'albero
è un Tamerice nato sul bordo strada e si affaccia su quello che è
rimasto della palude, ossia l'area che non è stata sacrificata (fra
l'indifferenza generale) per ampliare le discariche del polo industriale
di Portovesme. A questo proposito a poco sono valsi gli sforzi fatti da
un piccolo gruppo di ambientalisti "veri" che hanno tentato di
bloccare l'avanzata delle ruspe, nella speranza di salvare i pullus di Cavaliere
d'Italia, Avocetta, Airone rosso e Pollo sultano, solo per citarne alcuni
( eh si
alcune sono specie prioritarie, ma ciò non ha impedito
la distruzione di un patrimonio ambientale d'immensa bellezza). Ma tralasciamo
il recente passato (i fatti risalgono alla primavera del 2005) e ritorniamo
al mio Tamerice. L'ho scoperto qualche anno fa mentre ero impegnato in un'uscita
dedicata al birdwatching; passeggiavo a ritmo blando quando un intenso vociferare
di canti attirò la mia attenzione
è stato una sorta
di colpo di fulmine. Da allora ogni visita a Sa Foxi ha come tappa obbligata
anche l'albero dei Luì. Lo chiamo così perché ospita
una quantità impressionante di Luì piccoli (Phylloscopus collybita).
Una volta ho provato a contarli, ma superati i 40 ho smesso! Da questa "postazione
fotografica" ho ripreso di tutto: Pollo sultano, Airone rosso, Cavaliere
d'Italia, ardeidi vari e persino il Pendolino (Remiz pendulinus) che dalle
mie parti non si può certo definire comune. Non saprei quantificare
quante ore ho passato al riparo di questo splendido (almeno per me!) alberello,
l'unica cosa che so per certo è che anche nelle giornate fotograficamente
meno fortunate sono sempre state ore spese bene! |
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